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L’Operatore Socio Sanitario Specializzato (OSSS): formazione, funzioni, differenze con OSS

Operatore Socio Sanitario Specializzato (OSSS)

Si potrebbe pensare che l’OSS (Operatore Socio Sanitario) e l’OSSS (Operatore Socio Sanitario Specializzato) siano due figure completamente diverse, ma non è così: l’OSS può specializzarsi ulteriormente ed aggiungere così la terza S effettuando un corso dedicato in assistenza sanitaria.

Che cosa è OSSS ?

L’OSSS è quindi un OSS ulteriormente specializzato, il cui profilo professionale è regolamentato dal gennaio 2003 attraverso il provvedimento della Conferenza Stato-Regioni, sostituendo le precedenti figure assistenziali (OTA, ASA, OSA, ADEST, per citarne alcuni).

La terza S permette a questi operatori di agire come supporto esclusivo all’assistenza infermieristica ed ostetrica, grazie alla formazione complementare ottenuta, e poter effettuare delle mansioni in più rispetto all’OSS.

E’ una figura professionale presente non solo in Italia ma anche in altre nazioni europee ed in Nord America, anche se identificati con nomi diversi: negli Stati Uniti ed in Canada sono identificati come “Paramedici” (“Paramedicals”), in Belgio, Svizzera e Francia sono identificati come “Auxilière de puericulture” e “Aide Soignant” mentre in Norvegia effettuano una formazione apposita all’interno del diploma dei licei ad indirizzo socio sanitario.

Cosa fa l’OSSS in più?

Oltre alle mansioni previste come OSS, questa figura molto tecnica può effettuare anche:

  • la somministrazione della terapia prescritta, per via naturale, in base alle direttive o alla supervisione del responsabile dell’assistenza infermieristica od ostetrica;
  • manovre invasive come il clistere evacuativo sui pazienti;
  • bagni terapeutici, frizioni ed impacchi  medicali;
  • all’occorrenza il massaggio cardiaco esterno e la respirazione artificiale sui pazienti;
  • la somministrazione della terapia intramuscolare e sottocutanea su specifica pianificazione infermieristica, sulle direttive o in base alla supervisione del responsabile dell’assistenza infermieristica od ostetrica (che invece l’OSS non può fare).

Nello specifico quindi ha più responsabilità e quindi l’infermiere dovrà gestirlo con particolare attenzione per quanto concerne l’organizzazione, le direttive da fornire e la supervisione al suo operato, affinché anche lo stesso lavoro dell’infermiere sia semplificato.

L’OSSS inoltre ha una maggiore responsabilità relativamente non solo alle modalità di somministrazione dei farmaci, ma anche alla pratica di manovre invasive sui pazienti, rispondendone direttamente in caso di errori o inesattezze.

Ovviamente, così come per l’OSS deve saper interfacciarsi in un gruppo dove ci sono più professionalità )(infermieri, medici, ostetrici, pazienti, familiari, ecc).

Come si diventa OSSS

E’ perciò un requisito fondamentale possedere l’attestato di OSS se si vuole prendere poi questa specializzazione, poichè il corso OSSS è riservato esclusivamente solo agli OSS già formati. Per conseguire la qualifica di OSSS occorre seguire un corso riconosciuto dalla regione che abbia una durata di almeno 400 ore.

Ogni anno le Regioni attivano questi corsi con la dicitura “moduli di formazione complementare in assistenza sanitaria”; il numero dei posti disponibili però varia di anno in anno a seconda del fabbisogno rilevato nei servizi e nelle strutture socio-assistenziali della regione. La formazione è gestita da istituzioni che operano nei servizi socio-assistenziali o sanitari come le Case di Cura Private, Istituzioni Pubbliche di Assistenza e Beneficenza (IPAB), le Aziende Sanitarie, e molti altri ancora.

Durante la formazione in presenza, si stabilisce un rapporto Infermiere–OSSS , dove l’infermiere, in base alla valutazione della competenza che l’OSSS ha in concreto, affida all’OSSS specifiche attività.

 

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