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Lavorare come OSS nel pubblico e nel privato : differenze ed opportunità

Lavorare come OSS nel pubblico e nel privato

L’OSS in Italia può guadagnare cifre diverse, in base non solo al contratto con il quale è assunto ma anche in base ai suoi anni di servizio, agli straordinari, ai turni notturni e festivi che copre o meno. In linea generale, lo stipendio lordo dell’OSS è più alto nel pubblico e più basso nel privato. C’è però da aggiungere che in seguito all’entrata in vigore della legge Lorenzin, nei prossimi anni l’OSS passerà alla categoria C, che si tradurrà in un ulteriore aumento dello stipendio.

Lo stipendio OSS nel pubblico

A parte lo stipendio di base, nel pubblico per effetto del tipo di contratto applicato, alla base lorda si sommano svariate indennità, come quella di vacanza contrattuale, di servizio di pronta disponibilità, di qualificazione professionale, di lavoro festivo, giornaliera per il servizio articolato sui turni, a cui si sommano anche la fascia retributiva superiore e il credito dell’articolo 1 DL 66/2014.

Cosa fa un operatore socio sanitario in ospedale?

Nel pubblico l’OSS lavora in ospedale sulle 36 ore alla settimana, in turni di 5 o 6 giorni e supporta gli infermieri nel mantenimento dell’igiene dei pazienti, nella somministrazione delle terapie orali su specifica indicazione del medico o del paziente, e nella consegna dei campioni biologici per le analisi.

Lo stipendio OSS nel privato

Qui invece lo stipendio può cambiare molto da struttura a struttura poichè sono molti i contratti applicabili nelle residenze assistenziali o nelle case di riposo; uno di quelli più frequenti è quello delle cooperative sociali, dove l’OSS è inquadrato al livello C2. Per questo motivo nel privato l’OSS generalmente guadagna un po’ meno rispetto al pubblico. Nelle RSA l’OSS lavora su turni di mattina, pomeriggio e notte, per circa 38 ore alla settimana.

Quanto prende un OSS a ora?

In base a quanto rilevato dal sito talent.com in Italia l’OSS percepisce al lordo circa 32 mila euro all’anno in media. C’è disparità però sia per quanto riguarda il privato ed il pubblico, sia per quanto concerne l’anzianità di servizio: in media gli OSS all’inizio della loro attività lavorativa percepiscono circa 18 mila euro l’anno, mentre quelli con maggiore esperienza possono arrivare anche a 48 mila euro circa l’anno.

Cosa fa un OSS in Rsa?

Le RSA sono residenze sanitarie assistenziali, da non confondere con le case di riposo (CdR). Infatti le RSA sono strutture ricettive dedicate ad ospiti con patologie croniche e/o non gravi, che necessitano di assistenza ma non di ricovero ospedaliero, poiché non si trovano in fase acuta di patologia.

Nelle RSA quindi è l’OSS che monitora costantemente 24 ore al giorno gli ospiti, mentre medici ed infermieri sono presenti per poche ore al giorno e solo alcuni giorni a settimana. Le attività che si svolgono sono quasi del tutto identiche con poche variazioni giornaliere e diversi momenti di vita in comune.

Perciò, volendo riassumere in grandi linee il lavoro dell’OSS nell RSA, la mattina supporta gli ospiti nella igiene quotidiana e alla vestizione, li accompagna a fare colazione o nel caso di necessità, forniscono supporto per la somministrazione del pasto e, nel caso di assunzione di terapia orale, collaborano con gli infermieri per la corretta assunzione. Poi supportano i terapisti nelle attività riabilitative della mattinata, accompagnando in caso di necessità gli ospiti al  bagno e si assicurano la loro corretta igiene.

A pranzo accompagnano gli ospiti in sala da pranzo, distribuendo i pasti ed osservando le prescrizioni dietetiche per ogni singolo ospite; poi supportano gli utenti non autonomi e aiutano gli infermieri nella prescrizione della terapia orale; riferiscono agli stessi infermieri di ospiti inappetenti o di eventuali problemi rilevati durante il pasto. Dopo il pranzo, gli OSS accompagnano gli ospiti in camera per il riposo pomeridiano, li mettono a letto e nel caso garantiscono la loro corretta igiene personale.

Nel pomeriggio, supportano ed assicurano il corretto svolgimento delle attività ricreative, della somministrazione della merenda e preparano gli ospiti alle visite dei parenti, laddove concesse.

In serata gli OSS accompagnano ed assistono gli ospiti per la cena, osservando le prescrizioni dietetiche per ogni singolo ospite e aiutando gli infermieri nella prescrizione della terapia orale. Aiutano poi gli ospiti nella messa a letto e si preparano per i turni notturni, dove ad orari prestabiliti controllano gli ospiti.

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