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Competenze dell’OSS in materia di disturbi alimentari

oss disturbi alimentari

Qual è il compito dell’OSS nella gestione dei regimi dietetici speciali?

Oltre alle mansioni sopraindicate, ci sono delle indicazioni specifiche in base al regime che il paziente dovrà seguire; di seguito sono elencati quelli più frequenti:

Dieta assoluta o digiuno

In questo caso è vietata la somministrazione di ogni alimento su indicazione del medico o dell’infermiere. Si segue nel caso in cui si debba preparare l’assistito a particolari esami diagnostici o ad interventi chirurgici.  Questo regime si segue dalla sera precedente per quanto riguarda gli esami o gli interventi oppure, se il paziente ha problematiche particolari, fino a successiva nuova disposizione. L’OSS quindi non somministrerà nessun alimento all’assistito.

Dieta idrica

In questo caso è vietata la somministrazione di ogni alimento su indicazione del medico o dell’infermiere. Si segue nel caso in cui il paziente si debba riprendere da alcuni interventi chirurgici. Nutrizionalmente equivale il più delle volte al digiuno assoluto, ma permette l’assunzione di liquidi a basso apporto nutritivo, come acqua, acqua non gassata, té e camomilla con eventuale aggiunta di zucchero. L’OSS quindi somministrerà all’assistito solo i liquidi sopracitati.

Dieta liquida e semiliquida

Simile alla dieta idrica, anche questa si può seguire nella ripresa da un intervento chirurgico. Gli alimenti che si possono assumere hanno consistenza liquida e sono poveri di nutrienti e calorie (brodo, brodo vegetale, acqua non gasata, latte parzialmente scremato, tè, camomilla, succhi di frutta) e spesso si addiziona con liofilizzati. L’OSS quindi somministrerà all’assistito solo questi alimenti.

La dieta semiliquida è simile alla dieta liquida (in più si può assumere la frutta cotta, brodo di carne, minestra),  anche questa si può seguire nella ripresa da un intervento chirurgico e può essere somministrata dall’OSS.

Dieta a consistenza modificata (disfagia)

Si indica con disfagia tutte le difficoltà o fastidio legati alla deglutizione, per cui al paziente gli alimenti devono essere modificati nella loro consistenza, rendendo più densi i liquidi tramite addensanti o utilizzando acqua gelitificata e ridurre a purea i solidi. L’OSS si preoccuperà di preparare in questo modo gli alimenti, lasciandoli allo stesso tempo ben conditi e di bell’aspetto, senza mescolarli fra loro.

Inoltre l’OSS deve conoscere gli  alimenti consentiti per questi pazienti (come creme, semolino, budino, purea di frutta e/o verdura, yogurt, biscotti frollini o plasmon) e quelli da evitare (come gli alimenti fibrosi, i legumi, la frutta secca e le minestrine con pastina).

Dieta nel paziente con stipsi cronica

Disturbo frequente nelle persone anziane, la stipsi cronica può essere collegata a patologie intestinali, neurologiche, assunzione di farmaci ma anche ad un’alimentazione sbagliata e scarsa attività fisica. Laddove possibile, l’alimentazione va arricchita con cereali integrali, verdura e legumi,frutta e acqua, mentre farine bianche e zuccheri semplici vanno limitati.

Occorre ricordare in ogni caso che anche l’alimentazione è una terapia; pertanto la preparazione dei pasti da parte dell’ OSS è strettamente correlato alle disposizioni dell’Infermiere, responsabile sia della somministrazione sia della corretta preparazione dei cibi .

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